Ospitalitá curda e due nuove amiche

20 agosto 2011
8:30 in piedi ennesima colazione da campioni, pagamento del tutto (2 gg di Nemrut con visite annesse=1 notte in cappadocia…..no comment) e partenza garibaldina per il giro nel parco.
Primo stop al castello Mamelucchi di Yenikale in restauro, quintalata di foto passando per bel ponte Selgiuchide. Ma il bello deve ancora venire…. I cinque infatti, si dirigono velocemente verso un ponte Romano edificato dell’imperatore Settimio Severo (a detta dei locali quel fiume era l’Eufrate … Teniamoci il dubbio ).
Scesi dalla macchina si avviano verso le gole a Nord gadandolo due volte e rischiando di giocarsi macchina fotografica ed IPad per via del fondo decisamente scivoloso.
Arrivati ad una bellissima insenatura tra le rocce, incontrano la famiglia Curda composta nell’ordine da Madre, padre, due figlie filio e sceriffo single(di solito chiamato anche capo della polizia) di Adiyaman i quali uno a uno coinvolgono i quattro a fare il bagno da prima schizzandoli per poi trascinarli in acqua (considerate che Mimi non sapeva nuotare).
Dopo una ristoratrice nuotata e una botta di freddo (ovviamente le nuvole arrivano quando non servono anche nel deserto) scoprono che erano amici di Murat e invitano tutti a pranzo …
La matriarca inizia a cucinare e coinvolge Flo nella preparazne del pranzo (ottime usanza 🙂 ) mentre i maschietti cazzaravano sucondo le sane consuetudini Curde. Le figlie intanto intrattenevano gli ospiti facendogli scalare un masso e giocando a palla (la nuova generazione anche cura si emancipa, il mondo cambia! ).
Dopo un succulento pasto a base di pollo, (si stima che Checco si sia senza alcun ritegno scafato tre polli interi ) le attenzioni della figlia maggiore si spostano su Roby, il quale scherzosamente e per stare al gioco, propone di portarla in Italia e tempestivamente stillato dalla madre che propone di vendergliela! Tra risate, abbracci e strette di mano, si riavviano lentamente verso l’auto superando la corrente del fiume, mentre Checco si lava i denti (l’igiene prima di tutto).
Arrivati alla macchina fanno altri 10 Km per arrivare ad un sito archeologico che possiamo definire la brutta copia di Nemrut e dove uno dei quattro non è salito (per privacy non diciamo chi, ma è francese) 🙂
A questo punto bisognava ripartire, destinazione Siverek dove si sarebbero imbarcati su di un Ferry che al loro arrivo era, ovviamente, appena partito.
Dopo una breve attesa e un momento meditativo di Roby di fronte al fiume, il Ferry torna ad imbarcarli e a questo punto Murat, ormai in perdita con i costi, cede il suo carico ad un miniBus diretto a Siverek.
Solito dialogo banale con il solito avventore Turco e si riparte verso la meta.
Si ringraziano ufficialmente Flo e Mimi per averci sopportato con simpatia e partecipazione, tutta la nostra invidia verso Flo che tornava da 14 mesi di viaggio in Asia avendo mollato armi e bagagli in Francia. ….. Arrivederci a presto.
Salutate le nuove amiche con baci e abbracci, s’imbarcano con l’ennesimo MiniBus direzione Diyarbakir, orgogliosa capitale Curda, e dopo circa 50 Km di nuuuullllla … arrivano nella periferia con decine di palazzoni non terminati suscitando la domanda….. Ma che ci sia un novello Berlusconi anche nel Curdistan? …. Non lo sapremo mai ma lasciateci il dubbio.
Abbandonati all’Otogar come sempre in mezzo al nulla, riprendono stancamente un altro MiniBas e arrivano in centro cittá che li accogli decisamente al buio.
Trovato L’hotel con l’aiuto dei premurosi Curdi, Checco e Roby vanno a mangiare. Per stoppare l’insistenza del solerte cameriere che voleva propinare loro l’insalatona batterica, spiegano con espliciti gesti il motivo del rifiuto, scatenandone l’ilaritá.
Dopo cena, passeggiatina digestiva, con Cay nella piazza principale e tentativo di mischiasi con i locali (non propriamente riuscito), si fermano ad osservare un gioco misto tra scarabeo e domino chiamato Oke, si legge Oky, e vengono invitati a sedersi tra curiositá e cordialitá con l’ennesimo tè e sigaretta. Dopo 15 minuti e dialoghi approssimativi, si congedano e stanchi vanno verso l’hotel e una meritatissima doccia … Con i buoni propositi per il giorno dopo:
Mardin, verso il confine Siriano.